anno 1996

Assemblea generale

Scandita secondo le tradizionali modalità, l’Assemblea ordinaria dell’Associazione si è tenuta sabato 30 marzo nella nuova e funzionale sala convegni della Biverbanca in via Carso. Il buon numero di soci presenti dei quasi 500 che il DocBi può contare, ha ascoltato da Marcello Vaudano un breve excursus sulle realizzazioni portate a termine nel precedente anno, e ha poi approvato all’unanimità la relazione sui bilanci consuntivo e di previsione predisposta dal tesoriere Franco Grosso, cui si è aggiunta la presentazione del programma di interventi, ricerche e attività per il 1996 a cura del presidente Giovanni Vachino.
Su proposta di quest’ultimo, l’Assemblea ha poi deliberato di nominare Aldo Sola socio onorario in considerazione della sua lunga e prestigiosa attività culturale e della collaborazione fattiva sempre mantenuta con l’Associazione.
Il pomeriggio si è concluso con l’intervento di un ospite, il professor Oscar Casanova del gruppo di lavoro “Terre Alte” del CAI, che con il supporto di diapositive ha illustrato l’attività della commissione di lavoro di cui fa parte, mettendo in rilievo le notevoli analogie con il DocBi e auspicando per questo uno stretto contatto operativo per il futuro.


Interventi di restauro

Buona parte degli interventi di restauro programmati sono stati portati a compimento. Nel dettaglio si è provveduto:
- al restauro, in simbolico ricordo di Chiara Serralunga, di un pilone votivo decorato da affreschi ottocenteschi a Pollone, ad opera della restauratrice Giulia Cereia Varale Rolla;
- al restauro di una tela settecentesca raffigurante una processione votiva presso il santuario di Graglia, presentato al pubblico in occasione della annuale processione;
- al rilievo grafico e al coordinamento degli interventi per l’inizio dei restauri della chiesa di S. Marta e S. Bernardino a Crevacuore, affrescata da Lorenzo Peracino;
- alla preparazione delle stratigrafie preliminari per il restauro della Madonna con Bambino in terracotta policroma di S. Maria delle Grazie ad Azoglio (Crevacuore);
- alla collaborazione e alla consulenza per il recupero della facciata della chiesa di S. Gregorio, sempre a Crevacuore.
Tutti gli interventi sono stati come sempre condotti in stretta collaborazione con gli enti proprietari, con altre Associazioni culturali e sotto la direzione della dott.ssa Paola Astrua, Ispettrice della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Piemonte.


Progetto “Invito al restauro”

Nell’ambito di questa iniziativa, frutto, come già più volte si è detto, della collaborazione con il Gruppo Giovani dell’Unione Industriale Biellese, con la Sovrintendenza Archeologica e con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, c’è da segnalare che nel corso dell’anno sono stati portati a termine gli interventi di recupero concernenti le prime 22 opere sponsorizzate.


Restauri e chitarre

L’ormai tradizionale rassegna chitarristica abbinata alla presentazione di un avvenuto restauro, è stata limitata ad un unico concerto, tenuto da Vincenzo Torricella il pomeriggio del 28 luglio nella chiesa di S. Bernardino e S. Marta a Crevacuore, della quale sono stati presentati al pubblico i progetti di recupero.


Archeologia industriale

Le diverse attività in questo settore, tutte inserite nell’ambito del progetto “Il patrimonio industriale biellese tra memoria e progetto” che il DocBi sta portando avanti in collaborazione con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e con la Regione Piemonte, possono essere così sintetizzate:
- trasferimento della mostra “Fabbriche formato cartolina” a Roma, presso il Ministero per i Beni Culturali, in occasione della “Settimana dell’archeologia industriale” tenutasi in marzo;
- proseguimento delle ricerche per l’attuazione concreta dell’itinerario di archeologia industriale tra Biellese e Valsesia, il cui progetto complessivo è stato presentato agli amministratori e alla stampa durante un incontro al Lanificio Pria di Biella in febbraio e poi riproposto a Roma, in dicembre, durante una conferenza-convegno del TICCIH (The International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage);
- presa di contatto con associazioni che svolgono attività analoghe in altre aree d’Italia come il Comasco e il Vicentino.
In ultimo va ricordato che il DocBi è stato invitato a far parte del gruppo di coordinamento regionale per la valorizzazione degli archivi industriali che considererà il Biellese area campione.


Recupero della “Fabbrica della ruota”
 
Nel corso del 1996 il lavoro si è concentrato sulla realizzazione del “Centro di documentazione dell’industria tessile biellese” con il riordino degli archivi in possesso dell’Associazione ad opera di Teresio Gamaccio.
La dotazione archivistica, oltre che riordinata, è stata arricchita dall’acquisizione delle ricette appartenute al cosiddetto “Santo dei tintori”, Pin Canale Majet (Mosso Santa Maria) e donate al DocBi dagli eredi. il fondo Sodano, costituito dall’archivio e dalla biblioteca specializzata sull’industria tessile, è stato schedato e disposto in una apposita saletta. Vari interventi di manutenzione periodica sono stati eseguiti all’esterno e all’interno della fabbrica, sopratutto per la pulizia e la preparazione del salone al primo piano, dove verrà allestita la mostra permanente sull’itinerario di archeologia industriale. In questo salone è stato sistemato il grande plastico di Borgosesia che evidenzia gli stabilimenti e le proprietà della Manifattura Lane, donato al DocBi dal Cavaliere del Lavoro Giulio Zegna Baruffa, attuale titolare dell’azienda. Sempre nello stesso locale è stato nuovamente montato l’asse orizzontale di trasmissione che era stato rimosso negli anni Cinquanta.
L’interesse per la fabbrica sta continuamente lievitando: ne danno riprova i sempre più numerosi gruppi di visitatori (non solo scolastici) e la pubblicazione di articoli su riviste a diffusione nazionale quali "Polis", "Bell’Italia", "Plein air".


Progetto Alta Valsessera

Come preventivato, sono stati portati a termine da Gian Luca Bassetto il censimento e la schedatura degli alpeggi dell’alta valle in territorio di Trivero, continuando poi con quelli in territorio di Portula. Questa ricerca è stata al centro di una delle tre conferenze tenutesi nel mese di settembre alla “Fabbrica della ruota” sul Progetto Alta Valsessera: oltre alla serata centrata sulla relazione di Gianluca Bassetto, si sono avute quelle con Claudia Fiammengo e Corrado Panelli (“Pastorizia in Alta Valsessera: quale futuro?”) e con Franco Grosso, che ha stimolato e coordinato il dibattito sul turismo in Alta Valsessera.
In collaborazione con la Fondazione Sella sono state programmate ed eseguite una serie di interviste registrate ai più anziani tra i margari biellesi, con l’intento di “fermare” nel tempo le loro esperienze di vita e il loro mondo.
Nel mese di maggio, subito dopo l’assemblea generale, si è avuto a Palazzo Sella di Mosso Santa Maria gentilmente messo a disposizione, l’incontro con il gruppo di ricerca “Terre Alte” del CAI e il Direttivo dell’Oasi Zegna, nel corso del quale sono state verificate e controllate le rispettive esperienze e si sono poste le basi per future collaborazioni.
Infine va segnalato che è stata assegnata una borsa di studio alla Dott.ssa Barbara Canna, autrice di una ricerca sui macroinvertebrati presenti nel corso dell’alto Sessera.


Lo studio degli ex voto

E’ proseguito lo studio del patrimonio iconografico votivo ad opera di Angelo Stefano Bessone e Sergio Trivero, in collaborazione con l’equipe formata dai rappresentanti di Enti pubblici e dell’Amministrazione del santuario di Oropa. Conclusa l’analisi dei 169 dipinti ex voto ottocenteschi con la pubblicazione del secondo volume (I quadri votivi del santuario di Oropa del secolo XIX, presentato in novembre da Franco Bolgiani a Palazzo Lamarmora di fronte ad un numerosissimo pubblico), i due studiosi hanno iniziato l’ultima parte della ricerca prendendo in esame gli ex voto del nostro secolo.
La pubblicazione del terzo volume è prevista per la fine del 1997 o l’inizio del 1998.


La schedatura della stampa locale

La schedatura computerizzata della stampa locale secondo una griglia appositamente predisposta che evidenzia autore, argomento, luoghi, tematiche e personaggi è stata ulteriormente sviluppata. Il lavoro, di facile fruibilità e prezioso per la possibilità di fornire ai ricercatori un significativo completamento della bibliografia tradizionale, ha per il momento riguardato il periodo tra il 1960 e i primi anni settanta, portando alla schedatura di più di 6000 articoli dei due bisettimanali più diffusi, “Il Biellese” e “Eco di Biella”.


Museo laboratorio del Mortigliengo

La casa di frazione Mino a Mezzana Mortigliengo sede del Museo è stata fatta oggetto di altri lavori di recupero e pulizia, mentre è iniziata la fase successiva, ovvero l’allestimento vero e proprio dei locali al primo piano secondo il concetto di “museo laboratorio”, tendente al recupero e alla riproposizione di alcune tra le attività economiche caratteristiche di quest’area nei secoli scorsi.
Proprio in vista della futura esposizione, su una superficie che si è ampliata grazie all’acquisizione di alcuni locali appartenenti al corpo di casa adiacente, è stata iniziata la schedatura di tutti gli oggetti recuperati e raccolti.
Grazie alla collaborazione del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino ed in particolare della prof.ssa Carla Gallo Barbisio, è stata portata a termine la prima tesi di laurea avente per oggetto questo museo laboratorio e le attività tradizionali in esso riproposte.


Interventi di manutenzione

Come ogni anno, alcuni soci attivi del DocBi hanno provveduto alla manutenzione dell’itinerario etnografico Cerale – Bocchetto Sessera e dell’area esterna della chiesa romanica di S. Germano a Tollegno. A proposito di quest’ultima va ricordato che, grazie ad una sponsorizzazione inclusa nel progetto “Invito al restauro”, sarà possibile eseguire il restauro dell’affresco di epoca rinascimentale raffigurante S. Lucio.


Incontri in sede

La sede di Via Marconi 26a ha ospitato anche quest’anno studiosi e ricercatori che hanno condotto conversazioni-conferenze su diversi aspetti della cultura biellese. I relatori sono stati: Mariola Ciocchetti, “Burcina archeologica, un oggetto enigmatico”; Alessandro Gunella, “I quadranti solari in area biellese”; Gustavo Buratti, “Lingua piemontese e parlata locale nella letteratura biellese”; Pier Francesco Gasparetto, “Italo Alighiero Chiusano nel Biellese”; Carlo Gavazzi, “Recenti ritrovamenti archeologici”; Mario Villa, “Alessandro della Marmora e i Bersaglieri nel 1848/49”; Marcello Vaudano, “Gli archivi industriali depositati presso il DocBi”.


Pubblicazioni

Si è già ricordata l’uscita del volume di Angelo Stefano Bessone e Sergio Trivero sugli ex voto pittorici del XIX secolo. Oltre a questo, che rimane probabilmente l’opera di maggior spessore scientifico, sono state curate due altre pubblicazioni: l’undicesimo numero del Bollettino annuale “Studi e ricerche sul Biellese” , composto di dieci articoli come al solito assai differenziati per argomento e taglio; e il volume “Studi e ricerche su Masserano”, ideato ed edito in collaborazione con la Pro Loco masseranese, che è stato presentato nei locali del Municipio in Palazzo dei Principi il 6 settembre.


Corsi di apprendimento

Con particolare interesse è stato seguito il corso pratico sulla cucina biellese tradizionale tenuto da Mina Novello Vachino in 4 lezioni a cadenza stagionale. Il corso, cui hanno partecipato una trentina di persone suddivise in due gruppi, si è svolto presso la villa “Al Piazzo” di Pettinengo grazie alla collaborazione della locale Amministrazione comunale.


Varie

Attraverso la partecipazione ai corsi in qualità di docenti da parte di alcuni membri del nostro Direttivo, è continuata la collaborazione con la sezione mossese dell’Università popolare di Biella.
Unitamente ad altri otto “piccoli editori” biellesi, dal 16 al 21 maggio il DocBi ha esposto le sue pubblicazioni al Salone del libro di Torino.
Oltre alla conferenza del TICCIH, il DocBi ha partecipato al Forum provinciale biellese sugli ecomusei, presentando il progetto del Museo laboratorio di Mortigliengo e al convegno tenutosi a Cuneo “La fabbrica come laboratorio”, durante il quale è stato illustrato il progetto di recupero e riutilizzazione della “Fabbrica della Ruota”.
In collaborazione con il Centro Archeologico Biellese e l’Amministrazione comunale è stato impostato un progetto finalizzato alla realizzazione di un itinerario archeologico nel territorio del comune di Roppolo.
La ricerca in corso sulle tesi di laurea di argomento biellese ha permesso di portare il numero delle tesi censite a 600.
L’attività dell’Associazione è stata presentata a Torino e a Strona, rispettivamente grazie alla ospitalità del Centro Studi Piemontesi e della locale Pro Loco.
Nell’ambito della rassegna-concorso “Eppur si muove”, organizzata in luglio dal Biella Cineclub, è stato proiettato nel chiostro di S. Sebastiano il filmato d’epoca sulle lavorazioni svolte nella fabbrica Lora Totino di Pray.
In collaborazione con il FAI, nel mese di ottobre si è svolta una visita al Piazzo ed a Palazzo Lamarmora.












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