anno 1992

Assemblea generale

L’annuale Assemblea Generale si è tenuta sabato 11 aprile nel salone seminterrato di quell’edificio che è diventato il simbolo del DocBi, la Fabbrica della Ruota di Pray Biellese. Erano presenti molti dei soci iscritti, oltre ad amministratori locali e alla dr.ssa Albina Malerva, direttrice del Centro Studi Piemontesi.
Antonino Filiberti, chiamato per acclamazione a presiedere l’Assemblea, ha ringraziato porgendo un saluto d’apertura e ha quindi scandito le varie fasi del lavoro. Giovanni Vachino e Franco Grosso, proiettando una serie di diapositive, hanno illustrato il lavoro compiuto nel 1991 e i progetti d’attività per l’anno in corso. L’Assemblea ha provveduto quindi ad eleggere il nuovo Consiglio Direttivo, che resterà in carica per i prossimi tre anni. Sono risultati eletti: Pietro Aimone, Silvestro Barbera, Fausto Berti, Massimo Biasetti, Roberto Caccia, Pierangelo Costa, Gianni Crestani, Giuseppe Fabbris, Bruna Gallia, Francesco Giusti, Franco Grosso, Guido Ludovico, Ido Novello, Giovanni Vachino, Marcello Vaudano, Enzo Vercella. Su proposta dello stesso Vachino si è poi passati alla nomina di Alfonso Sella a Presidente onorario del DocBi e di due nuovi soci onorari nelle persone di Carlo Beretta e Antonino Filiberti. La parola conclusiva è stata lasciata, come di consueto, all’associazione ospite, il Centro Studi Piemontesi, di cui la direttrice dr.ssa Albina Malerba ha presentato in sintesi la storia, gli scopi e l’attività.
In una successiva riunione del consiglio direttivo si è provveduto alla nomina delle cariche sociali; sono risultati eletti: presidente Giovanni Vachino, vice presidente Fausto Berti, segretaria Bruna Gallia, cassiere Franco Grosso.


La “Fabbrica della ruota”

L’edificio donato al DocBi da Carlo Beretta ha ripreso a vivere anche grazie all’impegno volontario dei soci attivi; sono stati completati i lavori per il recupero funzionale del piano seminterrato in cui sono ora attrezzati un ampio salone e un locale di dimensioni ridotte per incontri, conferenze, mostre, già utilizzati più volte nel corso dell’anno per iniziative diverse.
All’interno dei locali è stata allestita una mostra didattica permanente costituita da vari pannelli
che illustrano con disegni, grafici, fotografie la storia e la struttura della fabbrica. Inserite dall’APT di Varallo in un pacchetto di proposte turistiche riguardanti la zona Valsesia-Valsessera, fabbrica e mostra sono state visitate nel corso del 1992 da centinaia di studenti delle scuole medie inferiori e superiori provenienti da tutto il Piemonte e da altre regioni.
Per la prossima primavera è prevista l’attuazione dei lavori concernenti la sistemazione esterna dell’edificio, per i quali è già stato predisposto un dettagliato progetto a cura degli arch. Silvestro Barbera, Giovanni Vachino e dell’ing. Alessandro Gunella.


Archeologia industriale

Nell’ambito di questa sezione di attività spicca l’organizzazione, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione Architettonica del Politecnico di Torino e l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, del convegno “Luoghi dell’industria biellese tra memoria e progetto”, tenutosi il 21 febbraio presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Torino. Durante la giornata di studio introdotta da Anna Maria Zorgno che ha illustrato le finalità del progetto di ricerca, hanno relazionato e si sono confrontati sui temi dell’archeologia industriale biellese alcuni studiosi tra i quali anche Louis Bergeron, presidente dell’associazione europea che si occupa di questo settore di ricerca e docente all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Oltre a lui ricordiamo gli interventi di Giuseppe Fulcheri, Aurelio Cattaneo, Clara Palmas, Laura Palmucci, Patrizia Chierici, Carlo Olmo, Franco Ramella, Mario Vaudetti e Giovanni Vachino.
Sono proseguite intanto le ricerche sul campo, come il rilievo di un frantoio per noci a Mezzana e lo studio dei libri matricola conservati nell’archivio della fabbrica della ruota.
 

Gli archivi industriali

Gli archivi industriali rappresentano una fonte di primaria importanza per chi si occupa dello studio del patrimonio industriale, di conseguenza nel corso delle ricerche che il DocBi svolge da anni riguardo a questo argomento si è avuto modo di accedere a molti archivi, alcuni dei quali è stato anche possibile acquisire. Si è così costituito un primo nucleo di archivi depositato presso
 la nostra sede che è stato recentemente riordinato da Marcello Vaudano e trasferito alla “fabbrica della ruota”. Nel corso del 1992 si è registrata la donazione di altri due fondi di grande interesse: l’archivio Galfione che si compone di oltre 200 faldoni in precedenza conservati presso l’opificio in regione “Romanina” e l’archivio Ubertini, proveniente da Ponzone e attualmente a Biella, nel quale sono conservate carte di particolare interesse per lo studio della storia sociale e politica biellese a cavallo dei secoli XIX e XX.


Fortificazioni dolciniane

E’ proseguito, in concomitanza con la campagna di scavi promossa dalla Sovrintendenza Archeologica per il Piemonte e diretta dalla dr.ssa Gabriella Pantò, il rilievo tacheometrico e la mappatura delle fortificazioni dolciniane (o meglio antidolciniane, dato che furono opera dei crociati che assediavano l’eresiarca). Dopo quelle situate nel comune di Veglio Mosso, località Colmetto, che sono state oggetto di studio durante lo scorso anno, i rilievi eseguiti dall’ing. Gunella, hanno interessato quest’anno le località S. Eurosia di Pettinengo e la cima del monte Rovella.


Progetto Alta Valsessera

Inserita nel contesto del progetto regionale “Alpi e Cultura”, l’iniziativa partita lo scorso anno è definitivamente decollata. Essa è intesa a promuovere, in collaborazione con amministrazioni locali, associazioni, aziende e singoli esperti, uno studio delle valenze ambientali, economiche, storiche ed etnografiche del territorio dell’Alta Valle, ovvero dal Monte Bo fino a Coggiola.
Mentre da un lato il gruppo di lavoro, appositamente costituito e coordinato da Massimo Biasetti, ha proseguito nell’opera di divulgazione del progetto proiettando l’audiovisivo “Una valle e la sua anima” a Vallemosso e a Mosso S. Maria davanti ad amministratori, appassionati di montagna, ambientalisti e centinaia di studenti, dall’altro sono state portate a termine le prime fasi della ricerca, vale a dire una documentazione fotografica delle fasi della transumanza, il rilievo delle miniere dell’Argentera e delle cave abbandonate, il censimento dell’avifauna nidificante. La prima borsa di studio è stata assegnata al geologo Riccardo Casoli che ha elaborato una tesi di laurea dal titolo “La geologia delle alte valli Sessera, Dolca, Escola e Chiobbia”. Un’altra tesi è in fase di completamento da parte dei laureandi in agraria Corrado Panelli e Claudia Fiammengo.


Censimento dei beni culturali

Il lavoro di censimento dei beni culturali biellesi, una delle attività cardine del DocBi, è stato ulteriormente sviluppato. Sono stati fotografati e censiti gli ex voto del Santuario di Graglia (che portano a 1452 il totale parziale degli ex voto biellesi schedati) oltre che meridiane, piloni votivi e dipinti murali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, a Quittengo.
Su diretto incarico dell’Amministrazione Comunale, a Pettinengo è stata completata l’opera di rilevamento, catalogazione e mappatura dei beni culturali presenti sul territorio comunale.


Censimento delle tesi di laurea

Si è conclusa la prima fase della ricerca che viene condotta da Gabriella Fedeli in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della città di Biella. I dati, alcuni dei quali raccolti anche grazie a questionari indirizzati agli autori delle tesi laureatisi nelle università di Milano e Torino, sono stati inseriti in un programma computerizzato che al momento comprende circa 430 titoli di tesi di argomento biellese; le schede sono completate con i dati relativi agli autori, facoltà universitaria, anno accademico, relatore, indice. In attesa di completare il censimento, i risultati sin qui raggiunti verranno prossimamente resi pubblici.
Parallelamente si stanno seguendo alcuni laureandi che preparano tesi legate all’archeologia industriale nel Biellese e, come detto sopra, all’Alta Valsessera.


Il restauro dell’oratorio di S. Maria delle Grazie a Crevacuore

E’ stato portato a termine il primo lotto del progetto di restauro dell’Oratorio sito in frazione Azoglio consistente nel risanamento delle murature perimetrali, in previsione del restauro conservativo dei pregevoli affreschi interni che sarà effettuato nell’anno in corso. La statua della Madonna con Bambino, danneggiata seriamente durante un tentativo di furto la scorsa primavera, è stata rimossa e provvisoriamente depositata in un luogo più sicuro.


Itinerario etnografico

Con l’inaugurazione ufficiale avvenuta domenica 7 giugno, si è concluso il lavoro impostato e diretto dal DocBi in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le diverse associazioni di Camandona. La mulattiera che dalla frazione Cerale di Camandona sale a Bocchetto Sessera passando per il Santuario del Mazzucco e la locanda alpina “Bunda Granda” è stata risistemata e poi attrezzata con pannelli didascalici e manufatti allestiti secondo le antiche regole (quali le “carbunere” e l’impalcatura per segare i tronchi in assi dei “resghin”) per illustrare sopratutto le attività base dell’economia silvo-pastorale di queste zone: la produzione del carbone di legna, le cave di sabbia e pietra, la raccolta delle castagne, la transumanza, ecc. Per l’occasione è stato pubblicato anche un pieghevole illustrato che guida il visitatore a cogliere gli aspetti naturalistici, artistici, etnografici e socio-economici dell’intero tracciato, percorribile in circa un’ora e mezza.
Meta di molti turisti domenicali e di amanti delle escursioni naturalistiche, l’itinerario etnografico è stato prescelto dal prof. Alberto Antoniotto, docente di antropologia culturale presso l’Università di Torino, per tenere, nel mese di luglio, una lezione sul campo con un gruppo di allievi in quanto esempio concreto di corretta valorizzazione del territorio.


Presentazione bollettino 1991

In Biella, nella prestigiosa cornice di Palazzo Lamarmora, è stato presentato alla stampa e al pubblico il settimo numero del Bollettino DocBi “Studi e Ricerche sul Biellese”. Alla presenza di molti degli autori e con l’ausilio di diapositive, sono stati illustrati temi e caratteristiche dei dodici contributi che compongono la pubblicazione.


Restauri e chitarre

Il sodalizio con le “Vacanze chitarristiche” dirette dal maestro Angelo Gilardino è proseguito dando vita alla terza edizione di “Chitarre e Restauri”; la manifestazione consiste nell’abbinamento tra un concerto di chitarra classica e la presentazione al pubblico di un’opera restaurata dal DocBi. Per rimanere in sintonia con lo spirito dell’iniziativa, la presentazione del programma e delle opere restaurate, che sono state illustrate dalla dr.ssa Paola Astrua della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, a Palazzo Lamarmora, è stata completata da un concerto del “Quartetto d’Asti”. Le tre serate si sono svolte a Mosso S. Maria, presso l’oratorio del SS. Nome di Maria in borgata Sella per il restauro della “Sacra Sindone” di un anonimo piemontese del XVIII secolo, a Campiglia Cervo per il restauro dei 53 ex voto del Santuario di S. Giovanni d’Andorno, e alla “Fabbrica della Ruota” di Pray. Quest’ultimo appuntamento ha rivestito un’importanza particolare per il DocBi in quanto è stata questa la prima manifestazione ospitata nei locali ristrutturati e inoltre ha visto la presentazione di un restauro di speciale significato, la bandiera della “Società di mutuo soccorso tra i tessitori di Coggiola e della Valle Sessera” del 1877 di proprietà di Enzo Vercella che è poi stata donata al DocBi.


Restauro dei piloni votivi

Grazie anche ad un contributo del comune di Trivero, è stato portato a termine il recupero del pilone votivo ottocentesco situato nei pressi del cimitero della frazione Cereie, portando così a dodici il numero totale dei restauri di questo genere operati in tutta l’area biellese.
A Mezzana, dove la Pro Loco ha censito e mappato i piloni votivi esistenti sull’intero territorio comunale, il DocBi ha collaborato, predisponendone il progetto, al restauro dei primi due, situati nelle frazioni Mino e Fangazio.
Infine è stato approntato il progetto di intervento a riguardo di due piloni votivi esistenti a Bulliana di Trivero e nella frazione Viera di Coggiola.


Censimento degli ex voto di Oropa

La commissione appositamente costituita di cui fanno parte ricercatori dell’Università, della Sovrintendenza, del Santuario di Oropa, dell’Amministrazione Comunale di Biella e del DocBi, ha proseguito nell’attività iniziata nel corso del precedente anno, vale a dire nella documentazione fotografica, nel censimento e nella schedatura degli oltre 800 ex voto pittorici conservati presso il santuario della Madonna Nera. La ricerca ha dato inoltre lo spunto per la stesura di due brevi saggi comparsi sul Bollettino a firma di Angelo Stefano Bessone e Sergio Trivero. L’attività di ricerca proseguirà nei prossimi mesi con l’analisi della ricca documentazione acquisita.


Mostra delle cartoline di Coggiola

In collaborazione con l’Amministrazione Comunale e nell’ambito delle iniziative dell’ “Autunno Coggiolese”, è stata allestita una mostra dal titolo “Coggiola nelle cartoline d’epoca”. Sono state esposte al pubblico, strutturate in pannelli tematici e dopo attento vaglio tra le oltre 300 raccolte, circa 150 cartoline, nuove o viaggiate, del periodo fine ottocento-anni trenta del nostro secolo. A cura di Giovanni Vachino e di Enzo Vercella è stato approntato anche un catalogo la cui presentazione è stata firmata da Enrico Sturani.


Mostre, conferenze, incontri

Il DocBi ha contribuito, su invito della Regione Piemonte, all’allestimento della mostra “L’uomo e le Alpi” curata dal COTRAO (Comunità di lavoro delle Alpi occidentali) a Grenoble nei locali del Museo del Delfinato (prossimamente a Torino e poi a Sion). Nel catalogo che documenta alcuni aspetti della mostra, sono pubblicati due studi opera di Marco Neiretti e Giovanni Vachino, relativi rispettivamente all’industrializzazione tessile e alla lavorazione artigianale della lana nell’area biellese.
In due incontri patrocinati dall’Accademia Biella Cultura e dal Rotary Club di Biella, il DocBi ha potuto illustrare la propria attività.


La chiesa di San Germano

La chiesa di San Germano di Tollegno, di cui il DocBi ha iniziato negli anni scorsi il restauro, è tornata al centro dell’attenzione. E’ stato infatti predisposto il progetto del terzo lotto dei lavori che comprenderà, tra l’altro, anche uno scavo archeologico, condotto dalla prof.ssa Maria Maddalena Negro Ponzi Mancini dell’Università di Torino, da svolgersi prevedibilmente nel corso del 1993.
Lo scavo si presenta estremamente interessante in quanto consentirà di studiare il primo nucleo dell’edificio sacro che si presuppone abbia origine antichissime.


Fonti orali

Aderendo ad un invito pervenuto all’Assessorato alla Cultura della Regione che ha impostato il censimento degli archivi sonori esistenti in Piemonte, il DocBi ha provveduto a riordinare il proprio archivio nel quale sono conservate una trentina di registrazioni relative a vari temi riguardanti le tradizioni locali, la coltivazione del castagno. la religiosità popolare, le lavorazioni laniere, l’alimentazione tradizionale, i rimedi popolari, ecc.


Invito al restauro

L’iniziativa, impostata in collaborazione con il “Gruppo Giovani” dell’Unione Industriale Biellese e con le Soprintendenze Piemontesi, sta per entrare in fase operativa. Sono state individuate, a cura di un’apposita commissione, le opere, i beni culturali di diversa natura esistenti nel territorio biellese, che si proporranno a imprenditori, enti pubblici e associazioni affinché ne sponsorizzino il restauro.
E’prossima la pubblicazione di un volume contenente le schede storico-artistiche e il relativo preventivo di spesa.



Concorso fotografico

In concomitanza con le festività di fine anno, è stato organizzato un concorso fotografico dal titolo “il Natale nel Biellese”. Le opere prescelte, che dovranno illustrare i vari aspetti delle tradizioni natalizie biellesi, potranno essere utilizzate in pubblicazioni o per il montaggio di audiovisivi ma sopratutto saranno utilizzate per pubblicare la cartolina che, tradizionalmente, viene edita in occasione del Natale.












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