anno 2020

Nel 2020 l’emergenza Covid-19 ha determinato una riduzione delle attività pubbliche dell’associazione, con l’annullamento o il ridimensionamento di alcuni appuntamenti tradizionali (Transumando, “Turno di notte”, DocBimbi, “Restauri e chitarre”) e la sospensione delle visite guidate alla “Fabbrica della ruota”. Sul fronte del lavoro interno è stato ampiamente sfruttato lo smartworking, il che ha consentito la prosecuzione delle attività editoriali, di ricerca e di schedatura. È stata inoltre incrementata la presenza on-line, soprattutto tramite le pagine social dell’associazione. Per buona parte dell’anno il lavoro in presenza dei volontari è stato sospeso per motivi precauzionali.


Assemblea generale e nuovo Statuto

L’Assemblea generale ordinaria e straordinaria del DocBi - Centro Studi Biellesi si è svolta alla “Fabbrica della ruota” di Pray nella mattinata di sabato 3 ottobre (in deroga allo Statuto, a seguito delle disposizioni anti-Covid) alla presenza di un nutrito gruppo di soci, malgrado le avverse condizioni meteorologiche (nella notte precedente il piano seminterrato dell’ex lanificio Zignone ha subito un allagamento). Nella parte “ordinaria” dell’assemblea Marcello Vaudano ha introdotto i lavori sottolineando le difficoltà del momento in relazione all’emergenza legata alla pandemia, che ha avuto serie ricadute sulla vita dell’associazione. Dopo la relazione morale relativa all’anno trascorso, ha preso la parola il vicepresidente Roberto Pozzi, il quale ha riassunto l’attività svolta nel 2019 accennando sia alle attività di studio e di ricerca che il DocBi prosegue da decenni, sia alle iniziative che l’associazione propone ogni anno: mostre, manifestazioni, visite guidate, incontri, editoria, ecc. La tesoriera Cristina Bernardi ha poi presentato i bilanci consuntivo 2019 e preventivo 2020. Dopo la lettura della relazione dei revisori dei conti, entrambi i documenti sono stati approvati dall’assemblea all’unanimità. Il presidente ha quindi illustrato i programmi e le iniziative portate a termine e in corso di sviluppo nel 2020.
La parte “straordinaria” dell’assemblea, alla presenza dal notaio Pierlevino Rajani, ha visto innanzi tutto l’approvazione all’unanimità del nuovo Statuto dell’associazione (consultabile on-line nel sito www.docbi.it), resosi necessario a seguito dell’entrata in vigore della riforma del Terzo Settore e in vista dell’inserimento del DocBi nel futuro Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. In conseguenza dell’approvazione del nuovo Statuto l’associazione ha assunto il nome “DocBi - Centro Studi Biellesi ODV”. Inoltre si è provveduto allo spostamento della sede legale da Villa Sella di Mosso – dove Nicolò Sella ha gentilmente ospitato il DocBi sin dall’atto di fondazione – alla “Fabbrica della ruota”, in Regione Vallefredda a Pray.


Restauri

È stato avviato il primo lotto dei lavori di recupero della Via Crucis di Bulliana, che prevede il restauro delle due cappelle più danneggiate. L’intervento, eseguito dall’impresa Nelva di Pettinengo e dalla restauratrice Tiziana Carbonati, è sostenuto dalla Fondazione CRB e dal Comune di Trivero-Valdilana. Il DocBi prosegue nella collaborazione a supporto dell’iniziativa.
Il 2020 ha visto il restauro della tavola del Sandrun (Francesco Barbera) intitolata “Al ciuc ’d Ciavasa”, risalente al 1947 e conservata alla “Fabbrica della ruota”; l’intervento è stato curato da Camilla Fracassi. L’opera è stata poi esposta nella mostra “Ritorna il Sandrun”, allestita a Pollone nell’autunno.
In collaborazione con i Maestri Angelo Gilardino e Luigi Biscaldi, nell’ambito della XXXI edizione di “Restauri e chitarre” è stato organizzato un concerto svoltosi presso la “Fabbrica della ruota” il 13 settembre, che ha visto come esecutori il Duo Mazzola (Giacomo Giabelli al mandolino, Alberto Orsi alla chitarra); nell’occasione è stato presentato l’intervento di recupero e di manutenzione straordinaria del plastico della Manifattura Lane di Borgosesia conservato alla “Fabbrica della ruota”, curato per la parte tecnica da Bruno Cremona, Alfonso Oitana ed Enzo Vercella e per la parte cromatica da Camilla Fracassi.


Patrimonio industriale

Presso la “Fabbrica della ruota” sono proseguiti gli interventi di manutenzione ordinaria eseguiti grazie al costante impegno di Bruno Cremona, Alfonso Oitana, Angelo Foglio, Gianpaolo Cortese e Ruggero Coltro.
Gli stessi volontari hanno avviato l’opera di recupero del locale turbina inferiore nella prospettiva di un completo riallestimento. Nello specifico sono state restaurate la turbina originale e le relative meccaniche; è stata costruita ex novo la ruota esterna del diametro di 2,70 m; sono stati eseguiti interventi di consolidamento sulle murature. Nel contempo si è avviata la ripulitura del canale di derivazione d’acqua dal Ponzone. A seguito dei danni causati dall’alluvione del 2 ottobre si sono resi necessari il riposizionamento del cavo d’acciaio che collega il corpo di fabbrica con la turbina inferiore, il ricollocamento della fossa settica che era stata sradicata dall’acqua e la pulizia dei residui lungo il torrente. Parti di trasmissioni di ex lanifici di Mosso e di Chivasso sono state recuperate e trasferite alla “Fabbrica della ruota” in vista di un loro riutilizzo.
Grazie all’iniziativa attuata dalla Rete Museale Biellese anche nel 2020 la “Fabbrica della ruota” è stata aperta ogni domenica dal 28 giugno fino all’11 ottobre.
Nel corso del 2020 non è stato possibile effettuare visite guidate ed incontri con le classi. L’attività di progettazione didattica, funzionale alla partecipazione al progetto “Muse alla Lavagna”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, è proseguita grazie al lavoro in smartworking, ed ha consentito al DocBi di proporre due nuove attività alle scuole biellesi: il “Viaggio nel tessuto” e “Cosa fa un archivista”. Questi due percorsi verranno svolti tramite incontri di didattica a distanza nella primavera del 2021.
Gli ingressi registrati durante il periodo delle aperture domenicali estive e in occasione di eventi particolari sono stati circa 430.


Attività di ricerca

Il 12 gennaio “Arte Ricca” ha organizzato una visita al cimitero di Oropa, guidata da Carlo Gavazzi. Il numero di aprile della «Rivista Biellese» ha ospitato due articoli: uno, di Mario Coda, intitolato Lo scultore innamorato della Vergine nera, punta i riflettori su Gelfi, giovane artista di Norimberga attivo a Oropa alla fine del Settecento, sul quale le notizie sono pochissime; l’altro, Lo zoo scolpito di Carlo Gavazzi, traccia un quadro della scultura animalista nel Biellese dalle origini (età romana) ai giorni nostri. A novembre sono ripresi, dopo una lunga interruzione, i contatti con la Svezia, il Paese in cui trascorse la maggior parte della sua vita e in cui ebbe le maggiori soddisfazioni della sua notevole carriera Giuseppe Alessandro Moretti. Di tale scultore il centocinquantenario della nascita è passato sotto silenzio: egli nacque infatti a Biella nel 1870. Gunnel Westerström, la ricercatrice cui si deve l’articolo Moretti: un Biellese in Svezia pubblicato sul bollettino del DocBi del 2005 (traduzione italiana di un suo precedente piccolo libro), è purtroppo mancata anzitempo, e poco prima di morire ha espresso al marito Martin il desiderio che il materiale in suo possesso (foto, lettere, telegrammi, articoli e documenti vari) venisse inviato a Biella, in modo che – in sinergia con Piacenza, la città in cui Moretti iniziò a scolpire e in cui sono conservate tre sue opere – potessero continuare gli studi su questo singolare artista, per tutta la vita interessato solo alla modellazione di ritratti.
In collaborazione con “VideoAstolfosullaluna” e la libreria “Robin” di Biella è proseguito il progetto di studio “Biella-Maratea sola andata”, volto a indagare l’avventura imprenditoriale della ditta Rivetti in Basilicata e Calabria tra anni Cinquanta e anni Sessanta. Nell’impossibilità di proseguire la ricerca sul campo, sono stati estesi i contatti per la raccolta di testimonianze orali e documentarie.


Dal progetto “Muovere” al “Progetto Mainoldo”

Nell’ambito del progetto “Muovere: Museo virtuale delle opere restaurate”, è stato pubblicato il libro Giovanni Pompeo Mainoldo: la riscoperta di un maestro del Barocco piemontese, con testi di Casimiro Debiaggi e un’appendice curata da Giovanni Vachino. Il volume illustra l’attività dello scultore, che ha trovato la massima espressione nella statua della Madonna del Carmine conservata nella parrocchiale di Trivero. Il volume si inserisce in un più ampio progetto di riscoperta e valorizzazione dell’artista valsesiano, che vede la partecipazione, oltre che della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, anche delle Diocesi nelle quali ricadono le opere dell’artista, in particolare gli Uffici per i Beni Culturali Ecclesiastici delle Diocesi di Novara, Vercelli e Biella. Il volume su Mainoldo è stato presentato sabato 5 settembre presso la Biblioteca Civica “Farinone Centa” di Varallo.


Museo della sacralità dell’acqua e degli acquasantini

Nel museo, allestito nell’oratorio di San Rocco in frazione Livera di Pettinengo, sono raccolti circa 600 degli acquasantini compresi nella collezione appartenuta a Sergio Trivero e donata al DocBi dall’erede Angelo Stefano Bessone; l’esposizione è stata resa possibile a seguito della collaborazione di DocBi, Comune di Pettinengo, Pacefuturo, associazione Piccola Fata, Pro Loco di Pettinengo, Pro Loco di Vaglio Pettinengo e Parrocchia di Pettinengo e all’impegno di Pierangelo Costa e di Marco Tonon. In estate il “Musa” è stato aperto ogni domenica nell’ambito della Rete Museale Biellese. È inoltre proseguita l’acquisizione di nuovi manufatti.


Mostre

Nel periodo estivo alla “Fabbrica della ruota” è stata proposta un’anteprima, intitolata “Poetici Orditi”, della grande mostra di Fiber Art e Textile Art, curata da Marisa Cortese, riprogrammata per l’estate del 2021; è stata chiamata ad esporre una rappresentanza dei più qualificati artisti dell’area locale e nazionale. La rassegna ha proposto una finestra sul mondo – quello degli artisti che utilizzano fibre, fili, tele, stoffe per dare libero corso alla propria produzione artistica – che parte dal know how della tradizione tessile e dai suoi prodotti per proiettarli su terreni del tutto diversi, spesso con esiti espressivi sorprendenti. Nell’ambito di questa anteprima sono stati organizzati alcuni eventi: domenica 2 agosto l’artista Vittorio Tonon ha proposto una riflessione su “La Trama nell’Arte moderna e contemporanea”; domenica 26 luglio, Silvia Capiluppi, ideatrice del progetto #LenzuoliSOSpesi, ha invitato il pubblico a ricamare l’81° lenzuolo sospeso dal titolo “Genogramma - il lenzuolo della Sorellanza”; nello stesso giorno è stato proposto lo spettacolo “Tra-me e voi” a cura di e con Carla De Chiara, con letture sceniche di brani legati a particolari “Storie delle Arti” come la vicenda di Amore e Psiche.
Al piano seminterrato è stata allestita una sintetica rassegna di alcune delle esposizioni che hanno già trovato ospitalità nei locali dell’ex lanificio Zignone, tutte inerenti ai temi del patrimonio industriale, dello sviluppo tecnico-scientifico, dell’evoluzione sociale del territorio industrializzato. Pannelli, oggetti, filmati, documenti provenienti da mostre quali “La lana e il fuoco”, “La fabbrica e la foresta”, “Dal filo di lana al filo d’acciaio”, “Sul filo della lana”, “BiellaExpo”, ecc. sono stati riproposti in un percorso nuovo, un accattivante mix di quanto ricercato, studiato, elaborato e divulgato dalla nostra associazione in oltre trent’anni di attività.
Il 19 luglio è stata inaugurata la mostra “L’atelier del sarto”, dedicata alla sartoria Barberis Organista di Pratrivero. Giovanni Barberis Organista, nipote e figlio di sarti, ha portato l’attività di famiglia ad alti livelli qualitativi, affermandosi in ambito nazionale. Al visitatore è stato proposto un riallestimento dell’atelier: il tavolo da lavoro, gli attrezzi, le stoffe, i modelli, le riviste di moda, le fotografie. Nella piccola mostra, accanto a Barberis Organista hanno trovato spazio anche le due sartorie artigianali di qualità tuttora attive a Pray, quelle di Angela Maltese e di Maddalena Colpo, che hanno presentato le loro creazioni esposte al Festival della Sartoria di Sanremo. Nell’ambito della mostra, domenica 11 ottobre è stato organizzato un incontro con Giovanni Barberis Organista dal titolo “La sartoria: un futuro per i giovani?”. Il sarto ha illustrato la sua lunga carriera, i rapporti con le ditte biellesi fornitrici della stoffa per i suoi abiti, le vicende relative all’associazione dei sarti di cui lo stesso Giovanni Barberis Organista è stato segretario provinciale, il ruolo della sartoria artigianale nell’odierno momento storico e ha affrontato il tema cruciale delle potenzialità occupazionali per le nuove generazioni nell’ambito della sartoria.


Visite guidate, concerti, conferenze, convegni

Nell’ambito di “Suoni in movimento” organizzato dalla Rete Museale Biellese e da N.I.S.I. ArteMusica, quest’anno il DocBi ha ospitato due concerti. Il primo, un omaggio a Ennio Morricone, si è svolto alla “Fabbrica della ruota” il 23 agosto e ha visto come esecutori Giuseppe Nova al flauto e Luigi Giachino al pianoforte; il secondo, dal titolo “Classic crossover”, si è tenuto presso il Museo degli acquasantini di Pettinengo domenica 6 settembre, esecutori Giovanna Savino al flauto e Angelo Olivieri alla chitarra.
Il 5 settembre è stata riproposta, grazie alla collaborazione di Maria Teresa Coppa, l’ormai classica trasferta a Stresa in occasione dello Stresa Festival: il concerto di quest’anno, intitolato “Beethoven: arriva l’imperatore”, è stato eseguito da Adda Simfònica diretta da Josep Vicent con al pianoforte Javier Perianes; musiche, ovviamente, di Beethoven.


DocBimbi

Giunta alla XIII edizione, l’iniziativa denominata DocBimbi (coordinata da Emilio Sulis e Manuela Vinai con la collaborazione di Giorgia Monetta e Luca Fracassi) ha proposto quest’anno una visita guidata a “Valdilana: Brughiera e dintorni”, svoltasi domenica 20 settembre 2020. Da Barbato, con la visita al piccolo Museo della Transumanza, i numerosi partecipanti sono scesi alla frazione Bulliana per poi risalire al santuario della Brughiera lungo la mulattiera costellata dalle stazioni di una bella Via Crucis, illustrata da Renata Giacomone. Giunti al santuario, si è svolta la visita guidata alle due chiese: la piccola e più antica risalente al XVI secolo e la più ampia costruita nel corso del XVII secolo, nelle quali sono state apprezzate le numerose e pregevoli opere d’arte. I genitori sono stati accompagnati da Marcello Vaudano e Giovanni Vachino, mentre i bambini hanno potuto passeggiare e giocare con gli animatori nei prati e nei boschi circostanti al santuario. Il pomeriggio si è concluso con una merenda gratuita per tutti a base di pane e miele biellese e succhi di frutta biologica. La gita è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Biellese Apicoltori.


Attività on-line

Nel 2020 è stato avviato il progetto “Io racconto la Foto” con il fine di coinvolgere aspiranti scrittori, ma anche dilettanti, nella composizione di racconti; la campagna è stata lanciata sui social (Facebook e Instagram della “Fabbrica della ruota”) con l’obiettivo di proporre una fotografia a settimana, tratta dall’archivio del Centro di Documentazione, per fornire ai partecipanti la possibilità di costruire un racconto a tema. I racconti ricevuti sono stati inseriti in una sezione apposita sul sito della “Fabbrica della ruota” arricchendo la parte di contenuti.
In primavera è nata la rubrica di filmati “Memorie, storie e altri racconti”, pensata per tenere vivo il canale di collegamento tra tutti i componenti della “comunità DocBi”. I contributi sono stati pubblicati sulla pagina Facebook del DocBi e sul canale Youtube della “Fabbrica della ruota”. Con cadenza settimanale, alcuni consiglieri, amici e collaboratori hanno raccontato brevi storie, pillole per lo più curiose e “leggere”, attingendo alla propria memoria, alle ricerche svolte, agli studi in corso e inediti.
Come quasi tutte le realtà culturali, anche la nostra ha visto aumentare il proprio seguito sui social. Sono circa 1700 i follower assidui su Facebook, mentre si è ulteriormente ampliato il novero di coloro che apprezzano le immagini del Centro di Documentazione su Instagram, con circa 1000 follower. Anche la pagina del DocBi ha incrementato i suoi follower, con circa 900 seguaci.


Pubblicazioni

Il 35° numero del Bollettino ha avuto carattere monografico incentrato sul multiforme fenomeno del collezionismo, ospitando 15 contributi e 6 segnalazioni.
Oltre al volume su Mainoldo di Casimiro Debiaggi, di cui si è già parlato, è stato pubblicato a cura di Giovanni Vachino il volume Il DocBi formato cartolina: una narrazione per immagini, che vede raccolte e commentate le oltre duecentocinquanta cartoline edite dal DocBi nell’arco dei 35 anni di attività. Il volume è stato edito, in collaborazione con E20progetti, in memoria di Valentina Cattaneo.
Nel 2020 è proseguita, anche grazie al sostegno della Fondazione CRB, la pubblicazione della «Rivista Biellese», giunta al 24° anno di edizione. Nei quattro numeri, il trimestrale diretto da Mauro Lampo ha proposto decine di contributi, oltre alle varie rubriche.


Il Centro di Documentazione dell’Industria Tessile
e il Centro Rete Biellese Archivi Tessili e Moda


L’attività del Centro di Documentazione dell’Industria Tessile per il 2020 è stata caratterizzata dall’aumento di contenuti sul sito internet della “Fabbrica della ruota” (www.fabbricadellaruota.it) e della “forza lavoro”, grazie alla presenza dei volontari già attivi nel 2019. La loro azione ha permesso di incrementare la schedatura preliminare dei materiali archivistici, senza dimenticare l’aiuto fondamentale sul fronte social. L’azione del Centro di Documentazione ha garantito un apporto costante di nuovi dati (descrizioni documentali e corredi digitali) per il portale del Centro Rete Biellese Archivi Tessili e Moda.
Il DocBi e, in particolare, la “Fabbrica della ruota”, ha partecipato al doppio appuntamento digital/social organizzato da Archivissima (“La Notte degli Archivi” di inizio giugno e l’appuntamento con Museimpresa nella Settimana della Cultura d’Impresa di novembre).
Gli interventi archivistici hanno riguardato alcuni fondi documentari e/o fotografici. Nello specifico si è trattato del Fondo fotografico Alta Valsessera (ancora in corso) e una prima porzione del Fondo fotografico DocBi inserito sulla nuova piattaforma di condivisione della “Fabbrica della ruota”, la serie dei campionari di coloranti per tintoria (inclusi quelli provenienti dalla Biblioteca Civica di Biella), la raccolta documentaria dell’attività commerciale Coda Bertetto di Biella, i libretti di lavoro del Lanificio Trabaldo Togna di Pray, alcuni “microfondi” e l’avvio della schedatura della corrispondenza della ditta Fratelli Antongini di Aranco (poi Manifattura Lane di Borgosesia).
In collaborazione con il professor Marco Zerbola e con la partecipazione del socio Sergio Marucchi, gli studenti dell’Istituto “Q. Sella” di Biella hanno potuto svolgere il loro cantiere di alternanza scuola-lavoro su documentazione storica dell’Ospizio degli Esposti di Biella messa a disposizione dal vicepresidente Roberto Pozzi.
Il cenno alle lettere degli Antongini (oltre a quelle acquistate si sono aggiunte quelle donate dal consigliere Franco Fornacca) consente di segnalare le acquisizioni di altri piccoli e grandi archivi. Quello interessante della famiglia Calcia di Biella, per esempio, oppure quello molto più consistente dell’Unione Industriale Biellese; in questo caso, grazie all’opera dei volontari, è stata recuperata la scaffalatura, smontata e portata alla “Fabbrica della ruota”. È stata inoltre acquisita una consistente porzione dell’archivio del cessato Lanificio Piana Giacomo & Figli di Valle Mosso; si tratta di documentazione amministrativa, contabile e produttiva (inclusi diversi campionari) riguardante l’attività della ditta dalla fondazione (1886) ai primi anni Ottanta del Novecento. Oltre al materiale documentario sono state recuperate alcune parti del macchinario.
La “Fabbrica della ruota” ha poi mantenuto il suo ruolo di “baricentro” del Centro Rete Biellese Archivi Tessili e Moda secondo le modalità già attuate negli anni scorsi e che saranno mantenute e potenziate anche nel futuro, stante il rinnovo triennale dell’ATS del Centro Rete stesso e l’ingresso del Centro Rete nel contesto decisionale e operativo dell’Associazione Biella Città Creativa UNESCO.


Sapori Biellesi

Le disposizioni anti-Covid hanno inciso sui tradizionali appuntamenti di Sapori Biellesi, rendendo inattuabili le conferenze, gli show cooking, le lezioni guidate e gli interventi nelle scuole; l’attività è quindi proseguita in direzioni diverse adattandosi a varie modalità di comunicazione. Si è attivato il supporto a distanza per offrire alle socie del Garden Club Biella, in sostituzione dei consueti incontri, un collegamento regolare che prevede l’invio mensile di ricette, operazione che ha ottenuto un significativo apprezzamento. Sono continuate le collaborazioni “storiche” con le rubriche a carattere gastronomico pubblicate da «Eco di Biella» e «Rivista Biellese» (la prima ha ampiamente superato i mille contributi e la seconda si sta avvicinando ai cento). È stato sostenuta, anche attraverso suggerimenti e indicazioni, l’attività di alcuni produttori impegnati sul territorio nella produzione di tipicità biellesi. Sono proseguite le attività di ricerca e studio grazie anche all’acquisizione di nuovi fondi archivistici costituiti da menu, libri, quaderni casalinghi di cucina, alcuni di particolare interesse e quasi tutti frutto di donazioni. È continuato il riordino del materiale in deposito, cosa che ha favorito il recupero di informazioni indispensabili per la stesura di futuri articoli.
Il particolare “clima” ha favorito l’attivazione di nuovi contatti e l’impostazione di progetti che potranno produrre sviluppi positivi per l’attività di Sapori e per il territorio.


Varie

Venerdì 9 ottobre presso la Sala Conferenze della Fondazione CRB è stato presentato il libro di Ornella Maglione Cornelia Ferraris (1909-1983). La vita e le opere di un’artista senza confini a Rimella e nel mondo (Borgosesia, 2019), dedicato all’artista, originaria di Casalino, che a Biella ebbe la prima formazione artistica frequentando l’atelier di Gino Piccioni.
La troupe della trasmissione “Linea Verde Life” è stata ospitata alla “Fabbrica della ruota” per alcune riprese destinate ad uno speciale del programma dedicato al territorio biellese andato in onda a ottobre.
Nel mese di ottobre i saloni della “Fabbrica della ruota” sono stati utilizzati per la realizzazione del film “Label 37/350”, realizzato nell’ambito del progetto nazionale #Cambiamoda! Dalla fast fashion a una filiera tessile trasparente e sostenibile. Il film è il risultato finale di un progetto di sensibilizzazione dei giovani sugli impatti sociali, ambientali e sanitari della fast fashion. Sara Conforti si è occupata dell’ideazione e della direzione artistica del documentario.












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