anno 1997

Assemblea generale

L’assemblea ordinaria dell’Associazione si è tenuta sabato 22 marzo nel Palazzo della Provincia di Biella. Preceduto da un breve intervento introduttivo del presidente provinciale dr.ssa Silvia Marsoni, Giovanni Vachino ha svolto una relazione sull’andamento generale dell’Associazione, sottolineandone la crescita e i consensi, ma mettendo anche in luce che i problemi di gestione, data la mancanza di una struttura organizzativa permanente, si rendono più evidenti mano a mano che l’attività si estende. E’ poi toccato a Marcello Vaudano prendere la parola per ripercorrere e documentare l’attività 1996 attraverso una serie di diapositive. Dopo la presentazione del programma di interventi per l’anno in corso da parte di Giovanni Vachino e il successivo dibattito, l’assemblea ha approvato all’unanimità i bilanci consuntivo 1996 e preventivo 1997 illustrati da Franco Grosso.
A conclusione del pomeriggio, Marcello Vaudano ha presentato il nuovo numero del Bollettino “Studi e ricerche sul Biellese”, passandone sinteticamente in rassegna i diversi contributi e le novità che lo distinguono dai bollettini precedenti.


Recupero della “Fabbrica della ruota”

Il riordino dei fondi archivistici attualmente in possesso dell’Associazione che costituiscono il “Centro di documentazione dell’industria tessile biellese” è stato completato ad opera di Teresio Gamaccio. Dalla ricca dotazione archivistica è stato tratto il materiale più significativo per l’allestimento di una mostra aperta al pubblico dal 20 al 29 giugno e riaperta nel mese di settembre, in concomitanza con l’esposizione dei quadri di Alberico Verzoletto aventi per soggetto il castagno.
Per quanto riguarda il recupero dell’edificio, si sono susseguiti interventi di manutenzione sia all’esterno che all’interno della fabbrica, e per l’allestimento del salone al primo piano. Sono stati progettati l’impianto di riscaldamento e la sistemazione sia dei muri di contenimento in pietra della vasca di raccolta dell’acqua che della condotta forzata che collega la vasca con il locale turbina.


Archeologia industriale

Il progetto “Il patrimonio industriale biellese fra memoria e progetto”, svolto in collaborazione con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e la regione Piemonte, è il “contenitore” che comprende le diverse attività del DocBi in questo settore. Durante il 1997 sono proseguiti gli studi e i contatti per la realizzazione dell’itinerario di archeologia industriale tra Biellese e Valsesia, “La strada della lana”. In quest’ambito rientra anche il “Forum” organizzato alla “Fabbrica della ruota” nel mese di giugno in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Biella, durante il quale qualificati rappresentanti di istituzioni, enti ed associazioni si sono confrontati sul tema “Il patrimonio industriale biellese: progetti e prospettive”.
Sono inoltre stati mantenuti contatti e scambi di informazioni con associazioni che svolgono attività di studio e tutela del patrimonio di archeologia industriale in altre regioni italiane.


Interventi di restauro

Grazie alla preziosa collaborazione di vari enti e con la direzione lavori della dr.ssa Paola Astrua della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, sono stati portati a termine i seguenti interventi di restauro:
- restauro della tela ex voto “Le storie di Giandomenico” che contiene una raffigurazione della S. Sindone, presso il Santuario di Oropa; i lavori sono stati finanziati dai membri del Consiglio direttivo dell’Associazione in memoria di Ido Novello e sono stati eseguiti dal laboratorio Ferriani e Beccaria di Milano;
- restauro, ad opera di Tiziana Carbonati, dell’affresco murale ottocentesco di casa Miniggio e di un pilone votivo a Pettinengo;
- restauro di un dipinto murale settecentesco nell’oratorio di S. Rocco a Curino ad opera di Giulia Cerreia Varale Rolla;
Oltre che nelle opere direttamente restaurate, il DocBi è stato impegnato nel sostegno e nella promozione di altri interventi, quali il ripristino del santuario della Brughiera di Trivero, il recupero degli affreschi della chiesa di Castellengo, dell’edificio e degli affreschi di S. Sebastiano a Postua, la manutenzione e il recupero della chiesa di S. Marta e S. Bernardino a Crevacuore.


Progetto “Invito al restauro”

Il numero delle opere il cui restauro è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di imprese o singole persone è salito a 23. Nel corso dell’anno, tra gli altri interventi, è stato portato a termine e presentato al pubblico il restauro del polittico di Bernardino Lanino nella Parrocchiale di Campiglia Cervo, finanziato dal Lanificio Vitale Barberis Canonico, ed è stato avviato il restauro degli affreschi cinquecenteschi della sala al primo piano di Palazzo Cisterna a Biella Piazzo, grazie all’intervento del Lions Club Biella Host.


Restauri e chitarre

La venticinquesima edizione del corso di perfezionamento per giovani diplomati “Vacanze Chitarristiche”, diretta dal Maestro Angelo Gilardino, è coincisa con l’ottava edizione ella manifestazione “Restauri r chitarre”, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Biella.
L’affollato concerto del chitarrista Luigi Attademo e del gruppo “Musicarte” ha accompagnato la presentazione al pubblico del restauro del polittico di Bernardino Lanino a Campiglia Cervo, mentre l’esibizione del chitarrista Andrea Lanza ha inaugurato l’affresco restaurato in frazione Livera di Pettinengo.


Progetto Alta Valsessera

Mentre è proseguito il censimento e la schedatura degli alpeggi dell’alta valle in territorio di Portula, in collaborazione con il gruppo di ricerca “Terre Alte” del CAI si è tenuto un corso preliminare per impostare in maniera uniforme la schedatura dei più interessanti aspetti e delle valenze etnografiche presenti nel territorio. Nel mese di settembre, alla “Fabbrica della ruota”, si sono tenuti tre incontri: nella prima serata è stato dibattuto il tema “Quale futuro per l’Alta Valsessera?”con la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessore provinciale Roberto Mezzalama; Giovanni Vachino e Franco Grosso hanno proiettato e commentato immagini d’epoca dell’Alta Valsessera; infine è stato presentato, con brevi relazioni di alcuni degli autori, il numero speciale del Bollettino DocBi intitolato “Studi e Ricerche sull’Alta Valsessera”, che raccoglie 13 studi su diversi aspetti del territorio preso in esame,


Il censimento degli ex voto

Angelo Stefano Bessone e Sergio Trivero hanno proseguito lo studio del patrimonio iconografico votivo del maggiore santuario biellese. Contrariamente a quanto in un primo tempo preventivato,
si è preferito scindere l’esame degli ex voto del nostro secolo in due volumi, data l’imponente numero degli stessi. A metà dicembre, nella sala convegni del santuario, è stato presentato al pubblico il terzo volume della ricerca, intitolato “I quadri votivi del santuario di Oropa del secolo XX (1900-1939). I due autori sono ora impegnati nell’analisi delle più di trecento tavolette votive conservate tra quelle giunte ad Oropa successivamente al 1940.
Alla presentazione del terzo volume sono state affiancate tre iniziative che hanno reso la giornata particolarmente intensa, tutte dedicate alla memoria di Ido Novello, socio fondatore del DocBi e attivo sostenitore della necessità di tutelare, studiare e valorizzare il patrimonio votivo iconografico
: la presentazione del quadro ex voto “Le storie di Giandomenco”,la distribuzione di un opuscolo in cui si sono raccolti gli scritti di Ido Novello apparsi sui bollettini DocBi, il concerto della Mandolinistica biellese.


Museo laboratorio del Mortigliengo

Sono proseguiti i lavori per la schedatura degli oggetti e l’allestimento dei locali della casa di frazione Mino a Mezzana Mortigliengo, nell’intento di realizzare un “museo laboratorio”in cui sia non solo conservata la memoria ma vengano altresì riproposte alcune tra le attività economiche caratteristiche di quest’area nei secoli scorsi. Nel mese di febbraio è stata organizzata la dimostrazione di una di queste tradizionali attività, ovvero la preparazione dell’olio di noci.


Giornata di studio su Emanuele Sella

Con il prestigioso patrocinio dell’Accademia dei Lincei e della Società Italiana degli Economisti, in collaborazione con la Sella di Monteluce Foundation e il Centro Studi Piemontesi, si è svolto sabato 13 settembre a Palazzo Sella di Mosso Santa Maria un convegno sull’illustre economista poeta, il cui nome è anche legato agli studi su Oropa e sulla “Nazione biellese”. Alla presenza di un numeroso e qualificato uditorio, le relazioni di Claudia Rotondi, Giovanni Tesio e Marco Nejretti hanno analizzato sotto diversi riguardi la sua opera, introducendo un dibattito cui hanno partecipato, tra gli altri, Vittorio Mathieu, Oscar Botto, Valerio Zanone Marcello Staglieno, Achille Agnati, Siro Lombardini. Nell’occasione è stato presentato al pubblico il volume Emanuele Sella. Bibliografia, corrispondenza, iconografia, curato da Marcello Vaudano.


Chiesa di San Germano

Oltre ai periodici interventi di manutenzione dell’area esterna, è stato predisposto il progetto, già approvato dalla Soprintendenza, per l’esecuzione di una copertura provvisoria in corrispondenza della navata centrale e di quella nord, al fine di garantire la conservazione dell’edificio e in particolare delle murature perimetrali lungo il lato nord decorate da affreschi cinquecenteschi. Grazie all’iniziativa “Invito al restauro” sarà possibile quanto prima attuare un intervento di recupero dell’affresco raffigurante San Lucio.


Incontri in sede

Come nei due anni precedenti, in collaborazione con il CAB e con cadenza mensile, studiosi e ricercatori hanno tenuto conversazioni-conferenze su diversi aspetti della cultura biellese nella sede di Via Marconi 26a. I relatori sono stati: Giacomo Giacobini, “L’uomo di Neanderthal in Italia Settentrionale; Luigi Griva, “Viverone trent’anni dopo. L’apporto del volontariato alla ricerca archeologico-subacquea in acque interne”; Gianni Valz Blin, “I cento anni della Galleria di Rosazza”; Filippo Maria Gambari, “La Burcina e la prima età del ferro nel biellese”; Paola Astrua, “Maestri delle scuole piemontesi dal XIV al XVI secolo nella Galleria Sabauda di Torino”; Francesco Carraro, “L’evoluzione geologica recente del Biellese: lo stato dell’Arte”; Franco Macchieraldo, “Soldati biellesi nella grande guerra”; Maria Cristina Preacco, “La necropoli romana di via Cavour: dati e corredi sulla cronologia”.


Censimenti e schedature

Durante l’anno è proseguita, in collaborazione con vari enti ed associazioni, l’attività di censimento e schedatura dei Beni Culturali biellesi considerati “minori”, quali i piloni votivi, i dipinti urali, gli orologi solari. Particolarmente significativa è l’iniziativa, impostata grazie alla collaborazione del C.A.B., di ricercare, rilevare e schedare i massi incisi esistenti nel territorio della Bessa.
Sono inoltre continuati i lavori di censimento delle tesi di laurea di argomento biellese e di schedatura computerizzata della stampa locale (sono al momento più di 15.000 gli articoli schedati).


Pubblicazioni

L’attività editoriale è stata eccezionalmente intensa durante il 1997. Riprendendo sinteticamente quanto detto in altre voci di questa rassegna, ecco l’elenco completo delle pubblicazioni:
- dodicesimo numero del Bollettino “Studi e ricerche sul Biellese”, rinnovato nell’impostazione con l’aggiunta di una sezione finale (chiamata “Segnalazioni”) che comprende articoli più brevi dei 13 che compongono la prima parte e di una “Bibliografia annuale biellese”;
- numero speciale dello stesso Bollettino, intitolato “Studi e ricerche sulla Valsessera”, in collaborazione con la Comunità Montana Valle di Mosso e con l’Oasi Zegna;
- Scritti di Ido Novello, con un ricordo introduttivo di Angelo Gilardino;
- I quadri votivi del Santuario di Oropa del secolo XX (1900-1939), terzo volume dello studio di Angelo Stefano Bessone e Sergio Trivero sul patrimonio votivo del nostro massimo santuario;
- Gli archivi del Centro di Documentazione dell’industria tessile, catalogo della mostra, a cura di Teresio Gamaccio
- Emanuele Sella, Bibliografia, corrispondenza, iconografia, a cura di Marcello Vaudano, in collaborazione con la Sella di Monteluce Foundation;
- ristampa del primo numero del Bollettino (1985), da tempo esaurito:


Corsi di apprendimento

Presso la sede di via Marconi 26° si sono svolti: un corso di archeologia montana organizzato in collaborazione con il gruppo “Terre alte” del CAI; un corso di intaglio tradizionale con il coltello tenuto in 4 lezioni da Gianni Della Fontana.


Varie

Attraverso la partecipazione ai corsi in qualità di docenti da parte di alcuni membri del nostro Direttivo, è continuata la collaborazione con la sezione mossese dell’Università Popolare di Biella.
Come già l’anno precedente, insieme ad altri piccoli editori biellesi, il DocBi ha esposto le sue pubblicazioni al Salone del libro di Torino, dal 22 al 27 maggio.
In collaborazione con il CAB sono state organizzate alcune escursioni e visite guidate in aree di specifico interesse (torrente Oropa, Valle Cervo, Bessa, Valchiusella, San Germano di Tollegno) che hanno visto una notevole partecipazione di soci.
Riprendendo la tradizione delle visite guidate organizzate dal CSB negli anni Settanta, accompagnato da Teresio Gamaccio e Alessandro Gunella, un gruppo di circa 80 soci ha visitato il Palazzo dei Principi e il chiostro di S. Teonesto a Masserano.
Le attività dell’Associazione o alcuni dei progetti in corso sono stati presentati al Lions Club Biella Host, a Pettinengo, Crevacuore, Cossato, Tollegno, Candelo (dove, in occasione di “Ricetto in fiore”, è stata trasferita parte della mostra “Fabbriche formato cartolina”).
 Oltre agli interventi di manutenzione già segnalati in altre sezioni, va ricordato quello al “ponte di Annibale” sul torrente Oropa. Su segnalazione di alcuni soci, si è provveduto a ripulire il ponte dalla vegetazione che lo sommergeva, anche per sollecitare maggiore attenzione verso un originale manufatto che richiederebbe adeguata tutela e valorizzazione.
Durante il mese di dicembre, Carlo Gavazzi ha allestito nella sede di Biella la mostra “Giocare sulla pietra”, basata sul censimento dei “filetti” da lui curato e pubblicato nella collana “Quaderni di cultura alpina” di Priuli e Verlucca.












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