I santi sui muri


Una specie di assicurazione

Mulini e lanifici

La presenza diffusa di dipinti religiosi negli edifici destinati alla produzione: mulini, folloni e, più tardi, lanifici, ne conferma la finalità apotropaica riguardo agli edifici più preziosi, in quanto produttori di reddito, per gli imprenditori, per i numerosi operai che vi lavoravano e, di conseguenza, per le comunità.
Ogni mulino ospitava un dipinto, solitamente la Madonna d’Oropa, come è documentato in una decina di schede di rilevamento del patrimonio iconografico devozionale.
Questa consuetudine, non limitata al Biellese ma diffusa in tutto l’arco alpino, può addirittura certificare la destinazione d’uso di un edificio nei casi in cui se ne fosse persa memoria.
Anche molti lanifici ne erano decorati, ma non sempre questa specie di “assicurazione celeste” li preservava dal rischio d’incendio, un tempo estremamente diffuso, come è dimostrato dalla foto qui riprodotta nella quale vediamo i muri del lanificio Lora Totino a Pray anneriti dall’incendio che lo distrusse nel 1895 nonostante nel grande ovale della facciata principale fosse stata dipinta la Madonna d’Oropa.

<b>Pray, Lanificio Lora Totino, danni causati dall'incendio, 1895</b><br />

Pray, Lanificio Lora Totino, danni causati dall'incendio, 1895











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