Archivi del Centro Studi cavaliere Pietro Torrione (CST), carte, miscellanea iconografica

Ente conservatore. Archivio di Stato di Biella.

Estremi cronologici. Fine XIX secolo - anni ‘60 del XX secolo.

Consistenza.
1.162 fototipi.

Autori.
Simone Rossetti, Giovanni Regis, Franco Bogge, Alberto Maria De Agostini, Martino Lampo, Luigi Borsetti, Ezio Romagnoli, Dossena & Scanzio, Rodolfo Scanzio, Matteo Marciandi, Romano Longhi, Rodolfo Mazzeranghi, Giovanni Valerio, Foto Cervus, Lino Cremon, Italo Martinero, Aldo Massini e Sergio Fighera. Nota metodologica. Per ragioni di opportunità, di questo fondo sono stati evidenziati solamente i fotografi biellesi.

Temi. Le stampe fotografiche descrivono Biella, il Biellese e Oropa: vedute di castelli (tra cui 20 immagini anni ‘30 del castello di Gaglianico [Simone Rossetti]), dimore nobiliari, riprese aeree della città nel boom economico e edilizio postbellico, cicli di affreschi tre e quattrocenteschi delle chiese del circondario, icone di sopravvivenze etnografiche (come le anziane signore che tessono a mano), ritratti di gentiluomini, vedute del Thes e del Vernato, gite culturali fuori porta. Sono conservate inoltre 40 vedute in ricordo del santuario di Oropa, periodo 1904-11, stampate formato cartolina dalla litografia G. Mondiano & C. [Giovanni Regis], un corpo di foto cartoline della “Passione” di Sordevolo e l’album per il centenario della consacrazione della chiesa parrocchiale di Occhieppo Superiore, tra aprile e maggio del 1936, con il vescovo di Biella Giovanni Garigliano ospite d’onore [Franco Bogge], una riproduzione della vasta quadreria dei nobili Ferrero e dei disegni “biellesi” di Clemente Rovere (realizzati nel 1847) [Italo Martinero]. Immagini della città [Augusto Pedrini], opere d’arte [Guido Cometto], un servizio sul chiostro del monastero di San Gerolamo e sul coro ligneo della chiesa annessa [Riccardo Moncalvo], immagini delle pitture a fresco del Sacello di Oropa già restaurate (quindi le foto sono post 1920), per conto della Frik Art Reference Library di New York [Cavaliere Mario Sansoni da Firenze].

Luoghi. Biella e il Biellese, Oropa, abbazia di Staffarda, Sacra di San Michele, Valle d’Aosta e Piemonte. Fanno parte del fondo anche diverse cartoline spedite dall’Europa.

Stato di conservazione. Buono.

Tipologia dei supporti. Le circa 650 stampe fotografiche sono quasi tutte gelatine al bromuro d’argento, ad eccezione di un paio di albumine. Le dimensioni sono medio-piccole: dal 6 x 9 al 13 x 18. I rimanenti 512 fototipi sono cartoline postali, foto-cartoline (cioè fotografie stampate direttamente su carta di formato e ad uso postale) e altri materiali.

Strumenti di consultazione. Il Fondo iconografico Torrione è stato riordinato e inventariato nel 1987: le fotografie sono catalogate per soggetto e digitalizzate. L’indice ragionato è consultabile on line (http://www.asbi.it/cst. html?fase=fototorrione).

Digitalizzazione. 100% (sono stati digitalizzati anche i versi significativi).

Condizione giuridica. Il “patrimonio” raccolto da Pietro Torrione nel 1987 è stato donato dalle eredi – la moglie Gemma e la figlia Maria Teresa – alla sezione dell’Archivio di Stato di Biella che lo rese fruibile con la costituzione del “Centro Studi cavaliere Pietro Torrione”.

Accessibilità specifica. Consultabili in digitale dalla postazione utenti. Gli originali il giorno successivo alla prenotazione.

Bibliografia. La Trappa nei monti di Biella, Biella 1972 (2° ed.); M. Cassetti, Ricordo di Pietro Torrione, in «Archivi e Storia», n. 1, giugno 1989; P. Bellardone - G. Cavatore, Personaggi e cronache biellesi negli scritti di Pietro Torrione, Biella 1992; G. Bolengo - M. Cassetti, Guida all’Archivio di Stato di Biella, Gaglianico 2000; G. Bolengo, Il fondo iconografico Torrione presso l’Archivio di Stato di Biella, in «Studi e ricerche sulla fotografia nel Biellese», vol. 2, Bollettino DocBi 2006; S. Molon, Ricerca, promozione e tutela del patrimonio storico-artistico biellese. L’eredità di Pietro Torrione e la miscellanea fotografica, tesi di laurea, a. a. 2008-2009; Le fotografie dello storico Pietro Torrione, in Memorandum: Festival di fotografia storica, a cura di F. Lava e A. L. Perna, Biella 2010.

Note. Il nucleo iconografico che oggi costituisce la Miscellanea delle Carte Torrione fu rinvenuto in due cassetti dei mobili dello studio di Pietro Torrione dove si era accumulato in modo del tutto casuale, senza che gli fosse applicato alcun metodo di catalogazione. L’interesse concentrato più alla varietà e alla nitidezza dei contenuti che alla purezza dei supporti testimonia l’uso puramente documentario delle immagini che rendeva del tutto equivalenti, in senso iconografico, le vere e proprie stampe fotografiche, le foto-cartoline e le riproduzioni tipografiche delle cartoline postali. La miscellanea è strettamente collegata alle Carte archivio di famiglia e personale che raccontano il lavoro quotidiano di Torrione e rendono le relazioni da lui intrattenute con il mondo culturale.



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<b>Occhieppo Superiore, Fraz. Pasquario.</b><br />(foto Bogge ?)

Occhieppo Superiore, Fraz. Pasquario.
(foto Bogge ?)




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