Tra i fondi archivistici conservati nel Centro di Documentazione due meritano un’attenzione particolare. Si tratta delle tracce documentarie di realtà attive nell’ambito della riscoperta e della valorizzazione del patrimonio culturale biellese. Queste memorie del “far cultura” si riferiscono alla Associazione Culturale Biellese e al Centro Studi Biellesi. La documentazione, purtroppo incompleta, restituisce comunque sia il clima intellettuale sia le spinte ideali di un’epoca di “rinascita” della “biellesità” dopo le tragiche esperienze del Fascismo (che pure incentivò la ricerca e la divulgazione storiografica in ambito locale) e dell’ultima guerra e nel corso dei grandi cambiamenti del secondo Dopoguerra, tra crescita economica e nuove dinamiche sociali. I documenti rimasti, che meriterebbero un’analisi più approfondita, aiutano anche a comprendere l’origine degli strumenti organizzativi e ideali dell’attività culturale non istituzionale o istituzionalizzata legata a un territorio e a un tessuto sociale particolare come quello biellese: un’esperienza a cui le più recenti espressioni di analoghi intenti, soprattutto il DocBi, devono molto. Anche il DocBi, erede morale del Centro Studi Biellesi, ha ormai prodotto un consistente archivio legato alla propria attività. Nato, come si è detto, nel 1985, il DocBi si è occupato e si occupa di molteplici aspetti della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale biellese. Censimenti, schedature, ricerche specifiche (svolte anche in collaborazione con enti, istituzioni e atenei locali e non), materiale grezzo o elaborato per la realizzazione di mostre ed eventi, dati e informazioni raccolti per pubblicazioni e iniziative di divulgazione hanno stratificato una notevole quantità di documenti cartacei e iconografici che ormai costituisce una testimonianza storica a tutti gli effetti. Fa idealmente parte del Fondo DocBi anche la documentazione relativa all’impegno di Giovanni Vachino negli anni ’70 in seno alla Pro Loco di Trivero, sodalizio locale che si può considerare come precorritore delle finalità del DocBi, soprattutto per quanto riguarda l’interesse per l’Alta Valsessera.


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