Dati anagrafici: nato a Marboué, 24 luglio 1877.

Luogo di attività: Neuilly-sur-Seine, Biellese (Crevacuore, Pray, Coggiola).

Periodo di Attività: anni ’10 del XX secolo.

Note: Originario di Neuilly-sur-Seine, una cittadina francese situata sul confine ovest di Parigi appena sopra al Bois de Boulogne, Louis Fréon si trovò a Biella durante il primo decennio del Novecento. Non esiste, per ora, nessuna indicazione sulla vita del fotografo fino al 1905 quando compare come titolare dello studio sito al 106 di avenue du Roule, e neppure dopo il 1912, anno in cui da Neuilly si perdono le notizie. In gran parte delle sue inserzioni pubblicitarie Louis Fréon era solito citarsi come il successore dei fratelli De Jongh (successeur De Jongh Frères) i quali furono verosimilmente i suoi maestri. Le immagini prodotte da Fréon nel periodo di Neuilly si riferiscono a scuole professionali e tecniche, a gruppi di operai di industrie transalpine, ma anche alla documentazione dei principali edifici e manufatti storici per conto della “Commission Historique et Artistique”, a partire dal 1904. Le tracce più consistenti nel territorio biellese si trovano sul volume pubblicato dall’avvocato Cesare Bozzalla Cassione in occasione dell’inaugurazione della linea ferroviaria Grignasco-Coggiola nel 1908. Ma il Fréon fu in città già a partire dal 1906, quando – forse diretto a Milano dove si stava svolgendo l’Esposizione Universale – portò i ferri del mestieri sul torrente Cervo e nello stabilimento dei Fratelli Cerruti. Qui immortalò i dirigenti, qualche membro della famiglia di imprenditori e le maestranze in una albumina, datata appunto 1906. Nello stesso periodo eseguì un altro ritratto di gruppo in cui si vedono addetti di vario genere, personale tecnico e impiegatizio delle Ferrovie Economiche Biellesi (F.E.B.). Nell’estate del 1906 riprese anche il cantiere del tronco ferroviario all’altezza di Crevacuore: osservando l’immagine, pubblicata su La Valsessera illustrata, si intravedono i binari del ponticello vicino alla cartiera Baglione di Crevacuore. Proprio nella zona di Crevacuore, Pray e Coggiola Fréon realizzò almeno una ventina di immagini, di cui undici furono utilizzate dall’avvocato Bozzalla per il citato volume valsesserino. Il fotografo si dedicò assiduamente alla ripresa dei lavoratori. Sono state infatti reperite immagini degli operai del Lanificio Lesna Tamellino di Portula, di schieramenti di operai e dirigenti dei lanifici Bozzalla, Lesna e Lora Totino. Numerose sono anche le immagini di interni degli stabilimenti: nella fabbrica di Federico Bozzalla riprese i selfacting, i lavaggi delle pezze e la centrale motrice; nello stabilimento del Lanificio F. Lora Totino fotografò tre reparti, filatura, tessitura e “apparecchiatura” (fotografie pubblicate sulla «Illustrazione italiana» del febbraio 1929). Probabilmente l’immagine che più rappresenta il lavoro di Fréon non è biellese, bensì valsesiana. Si tratta della nota “uscita degli operai” dalla Manifattura di Lane in Borgosesia, non un unicum ma parte di un album, quello della “Manifattura di Lane in Borgosesia 1907”. Di proprietà della ditta Zegna Baruffa Lane di Borgosesia, l’album è costituito da ventuno aristotipi di Louis Fréon il quale riprese panoramiche dello stabilimento e gruppi di maestranze.

Pubblicazioni: Craveia D., Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in DOCBI 2014.

Fonti e bibliografia: Craveia D., Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in DOCBI 2014.

Archivio: Presso la ditta Zegna Baruffa Lane di Borgosesia si trova l’album “Manifattura di Lane in Borgosesia 1907”, composto da ventuno aristotipi di Fréon. Alcune immagini si trovano nell’archivio DocBi presso la FdR.

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<b>Uscita degli operai dalla Manifattura di Lane in Borgosesia, Borgosesia 1906</b><br />

Uscita degli operai dalla Manifattura di Lane in Borgosesia, Borgosesia 1906




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